Il Liceo classico “Virgilio” di Roma ha conseguito fama nazionale perché la Dirigente scolastica – la Preside prof.ssa Irene Baldriga – si è rifiutata di chiudere ambedue gli occhi (come invece preferiscono fare genitori “moderni”) di fronte allo scempio di un luogo di formazione e di istruzione, come deve essere un Istituto superiore, ridotto a campo di scorribande per spacciatori (che siano giovani e studenti interni non alleggerisce, ma aggrava la situazione che vi si è generata). La Preside Baldriga ha ritenuto che la legalità dovesse essere garantita ovunque e, a maggior ragione, in una Scuola superiore degna di questo nome, che alla responsabilità dovrebbe educare i giovani che le sono affidati.
Il problema è reso difficoltoso dal fatto che i giovani non hanno più di fronte modelli educativi che proprio all’etica della responsabilità intendano affidare le sorti della comunità, indirizzando i propri figli – in sintonia con l’istituzione scolastica – non verso gli egoismi individuali (ognuno è libero di fare quel che gli piaccia) ma prodigandosi per una faticosa azione educativa che sostituisca all’egoismo il bene comune e l’interesse generale. Naturalmente un tale orientamento presuppone che la responsabilità stessa – e non la complicità comoda e ammiccante – guidi i comportamenti dei genitori, spesso alla ricerca di un facile ma illusorio cameratismo che eviti le fatiche dell’assumere su di sé pesi che però non sono sopportabili nell’età giovanile, se vissuta nella solitudine che dà l’illusione dell’effimero.
È più facile per tutti coloro che si sentono “moderni” proclamare con declamazioni esteriori l’omaggio alla legalità, nelle manifestazioni pubbliche ostentate, nelle dichiarazioni stentoree che usano le parole della libertà riducendola ad oggetto di consumo egoistico, invece che a fondamento e presidio della comune appartenenza alla città e al genere umano. Per dirla con Amleto, la legalità parolaia è solo l’ipocrita omaggio che il vizio rende alla virtù. L’Osservatorio sulla legalità (OSLE) – che ha conosciuto da vicino in una esperienza significativa le intenzioni e l’opera dedicate dalla Preside Baldriga al suo Istituto e ai suoi giovani – è al suo fianco per sostenerne la difficile battaglia del ripristino di una legalità sostanziale, fecondo sentimento di cittadinanza e di anelito alla libertà non illusoria.
Giuseppe Acocella